giovedì 1 marzo 2012

Introduzione ai Kana I 前編

M'ero ripromesso di non parlare della scrittura, di saltare la questione a piè pari e lasciare al vostro ingegno l'arduo compito di impararla, ma no, alla fine ho cambiato idea ed eccomi dunque qui con un'introduzione ai Kana.
Il motivo è che seppur sia semplice imparare mnemonicamente come scrivere le sillabe che compongono i Kana, ci sono delle meccaniche che forse possono essere complicate all'inizio.

Partiamo dai presupposti generali: in giapponese esistono tre modi per scrivere, due sillabari - i Kana (仮名), per l'appunto - e il grande, enorme insieme di carattere d'origine cinese - i Kanji (漢字).
I due sillabari sono chiamati rispettivamente Hiragana (平仮名) e Katakana (片 仮名), sono composti di 48 sillabe che, attraverso un paio di piccole modifiche, concorrono a produrre le 106 sillabe della lingua giapponese - poco di più per il Katakana.
Badate bene che entrambi i sillabari hanno valore puramente fonetico, da soli non significano nulla.
I Kanji invece sono quei caratteri che i giapponesi importarono dalla Cina e che hanno un significato proprio: sono in minima parte pittogrammi, altri ideogrammi... il modo più corretto di chiamarli ora è col loro nome, Kanji. Ci sarà almeno una lezione dedicata a loro, quindi per ora ci basteranno queste informazioni.

Bene, qualcuno di voi si starà chiedendo, a che pro avere tre modi diversi per scrivere.
Il punto è che tutti e tre hanno un loro uso, e anche se a volte intercambiabili, hanno usi ben precisi:

L'hiragana - perché in italiano l'H non si pronuncia, mentre in giapponese sì, e SEMPRE - è quello standard, è la scrittura che tutti imparano per primi, studenti stranieri e bambini, quella legata alla grammatica ed è associata alle parole d'origine giapponese, si usa occasionalmente al posto dei Kanji - quando non ci si ricorda come scrivere un Kanji o quando uno è particolarmente complicato, magari.


Il katakana invece è legato alle parole d'origine straniera - ai prestiti, dunque - alle onomatopee e a tutta una serie di parole - per lo più legate a piante e animali - che avendo Kanji troppo complicati e poco usati sono stati col tempo sostituiti da una semplice scrittura in sillabe. Quando vorrete scrivere il vostro nome, ad esempio, dovrete usare questo sillabario.

Intanto è bene avere dei rudimenti di fonetica. Ed eccovi pronto il primo video che si ripromette di togliervi almeno i dubbi più grandi in merito:

Detto ciò intanto diamo uno sguardo veloce alle sillabe di entrambi i sillabari:

Hiragana/ひらがな













Katakana/カタカナ
I caratteri che vedete tra parentesi - WI, WE e WO in katakana, e wi e we in hiragana - sono caratteri ormai in disuso, mai più usati nel giapponese moderno salvo per qualche scelta stilistica mirata - non più intelligente o utile di un ragazzo d'oggi che scrive fagiuolo o giuoco. "Wo" in hiragana ha un solo e unico (e molto importante) uso: marcare il complemento oggetto, ma questo lo vedremo meglio in un'altra lezione. In altre parole, se volete imparatele, ma sappiate che sono sillabe che potete saltare a piè pari.
FUN FACT: la nuova versione dei lungometraggi della serie "Evangelion" scrive il proprio titolo con WE (ヱ) al posto della "e" e WO (ヲ) al posto della "o" (ヱヴァンゲリヲン).
Come vedete ci sono diversi caratteri che si assomigliano tra le due tabelle, e non a caso. I numeretti e le linee intorno servono a illustrarvi come scrivere, perché ogni carattere in giapponese ha un ordine e i tratti hanno un loro verso.

Ci sono alcune regole generali da seguire, quali:


1. I tratti orizzontali si scrivono da sinistra a destra

2. I tratti verticali si scrivono dall'alto al basso

3. In genere, quando due tratti si incrociano, il tratto verticale che taglia a metà quello orizzontale si scrive per ultimo

4. Nei caratteri a "scatola", il traccia per primo il tratto esterno, si tracciano i seguenti due in una sola volta, e il tratto che chiude per ultimo

5. Seguendo il principio del numero 3, se un tratto verticale taglia a metà un kanji, va per ultimo

6. Un tratto diagonale si traccia dall'alto verso il basso, e se incontra un altro "a croce", quello che scende verso sinistra va sempre per primo

7. Seguendo il principio del numero 5, se un tratto orizzontale taglia a metà un kanji, va per ultimo

E con questo abbiamo tutte ciò che ci serve per imparare un po' a scrivere i due Kana!
じゃー、頑張って!

1 commento:

  1. Ciao, bellissimo e interessantissimo blog! C'è solo unproblema... come si fa ad accedere ai video? Perché cliccandoci sopra dice che è privato e non posso accedervi! grazie per tutto l'aiuto :)

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